Via Albaro, 33 – 16145 Genova
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In cima alla “montata”
La Chiesa di San Francesco d’Albaro a Genova si erge sul punto più alto dell’antica “montata”, il percorso che dalla piana del Bisagno saliva verso la collina di Albaro. La sua posizione la pone al centro di un territorio che, dal XVI secolo, costituiva una parrocchia comprendente diverse chiese storiche.

La complessa stratificazione di interventi rende difficile una ricostruzione precisa della sua edificazione. Antiche epigrafi documentano la fondazione nel XIV secolo e i rifacimenti del Quattrocento, mentre le informazioni sulle fasi precedenti e successive, che hanno portato all’aspetto attuale (definito tra il XVII e il XIX secolo), sono più scarse. Il terreno per la chiesa e l’annesso convento fu donato ai Minori Conventuali nel 1307 da Clemente V, che autorizzò il trasferimento della loro sede da San Giuliano.
La costruzione, iniziata nel 1324 per volere di Lanfranco Cebà (come testimonia la lapide sul portale), fu inizialmente dedicata a San Michele per poi assumere il titolo di San Francesco. Nel 1426, i Grimaldi-Cebà restaurarono coro e altare maggiore, mentre Giustiniani abbellì il pulpito nel 1440. Due lapidi del 1476 documentano non solo questi interventi ma anche un rifacimento totale di copertura, pavimentazioni e muri perimetrali. Successivi lavori sono attestati per il 1559 (ricostruzione absidale) e in seguito alle visite apostoliche del 1582 e 1630. Nel 1600 fu completata la cappella di testa della navata destra, mentre l’operazione decorativa del Galeotti nel 1754 si limitò all’apertura di due finestre sul coro per l’illuminazione dell’abside
